Cresce notevolmente la richiesta di immobili con classe energetica performante e si registra un trend assolutamente positivo in tutto il territorio italiano con un aumento del 72% delle richieste.
La rilevanza della classe energetica negli immobili sta diventando sempre più cruciale per gli investitori e coloro che acquistano proprietà per uso abitativo. Questo è ciò che emerge da uno studio condotto da Wikicasa, un’azienda specializzata nella compravendita online di immobili. “Negli ultimi anni, abbiamo osservato un notevole cambiamento nei criteri di scelta degli utenti. Secondo i dati raccolti su Wikicasa.it, si è verificato un aumento del 72,5% nelle ricerche di immobili ad alta efficienza energetica”, conferma Pietro Pellizzari,
CEO di Wikicasa. Questo cambiamento di prospettiva è stato influenzato anche dalla normativa dell’Unione Europea, che promuove la riqualificazione del patrimonio immobiliare (almeno il 15% degli edifici più energivori) in chiave ecologica entro il 2030. Una sfida particolarmente complessa in Italia, considerato che il patrimonio immobiliare è in gran parte datato.
Il database degli annunci su Wikicasa offre una panoramica che mostra un aumento, rispetto al 2019, nella percentuale di immobili ad alta efficienza energetica nelle principali
10 città italiane, passando dal 3,2% al 5,4%. Tra le città con la percentuale più elevata di immobili in classe A, spiccano Bologna (19,72%), Milano (8,81%) e Bari (9,93%). Al contrario, le città del sud, come Catania (0,74%) e Palermo (1,20%), mostrano percentuali
più basse. Questo miglioramento è influenzato dal numero di nuove costruzioni e di immobili sottoposti a interventi di riqualificazione, beneficiando di incentivi per la ristrutturazione e il miglioramento delle prestazioni energetiche, come il Superbonus 110.
Gli immobili ad alta efficienza energetica sono ancora principalmente legati al mercato delle
nuove costruzioni, con la percentuale di immobili nuovi che costantemente supera il 40% nelle principali città italiane. Il traino principale di questo aumento è rappresentato dal mercato degli incentivi e dei bonus, in particolare dal Superbonus. Un dato sorprendente
riguarda il miglioramento delle prestazioni energetiche degli immobili “usati” grazie agli incentivi degli ultimi anni. La percentuale di immobili “usati” ad alta efficienza energetica è praticamente raddoppiata, passando dall’1,25% nel 2019 al 3,04% nel 2023.
“Possiamo notare una crescente attenzione alla qualità nel mercato immobiliare, sia dal lato della domanda che dell’offerta. In un contesto competitivo in cui l’acquisto di un immobile diventa sempre più un investimento sostenibile a lungo termine, le proprietà in classe A risultano sicuramente più attrattive. Allo stesso tempo, il premio di prezzo riservato agli immobili ad alta efficienza energetica spinge i potenziali venditori verso interventi di riqualificazione, soprattutto quando accompagnati da incentivi, rendendo la compravendita più rapida e conveniente”, aggiunge Pellizzari. Attualmente, gli immobili in classe A hanno un valore medio del 26% superiore rispetto a quelli a bassa efficienza energetica, confermando che le nuove direttive dell’Unione Europea, supportate da adeguate agevolazioni e incentivi per il miglioramento delle prestazioni energetiche, rappresentano un’opportunità significativa per la rivalutazione del patrimonio immobiliare nazionale.